Le sculture di Francesco Fazio
Francesco Fazio è nato a Catanzaro nel 1959, ma vive a Gerenzano e ha il suo laboratorio a Saronno. È all’età di quindici anni che impara a lavorare ferro ed acciaio, diventando presto esperto fabbro e forgiando soprattutto cancelli, porte, finestre ed inferriate. Nel 2009 Francesco Fazio frequenta un corso per l’innovazione proposto dalla Compagnia delle Opere di Saronno. Ciò costituirà un’importante ed inaspettata svolta: Francesco Fazio si reinventa artista del design e dell’arredo per giardini, ed oggi egli è noto per il suo apprezzatissimo e felice dedicarsi alla lavorazione dell’acciaio COR-TEN.
Ogni oggetto realizzato da Fazio è raffinato ed unico. Da ogni sua creazione emerge con chiarezza il desiderio dell’artista di rendere gradevole il circostante e di ricercare il Bello nell’armonia dei particolari, come anche tuttavia nell’essenziale e nelle forme “pulite”. In tal modo l'artista dà libero sfogo alle sensazioni da lui provate e vissute, per mezzo del diretto contatto con la materia su cui le imprime.
Le sue opere hanno riscosso successo di pubblico e critica in diverse manifestazioni artistiche: ricordiamo la Biennale di Roma nel 2016 e la personale Arte e Design nel 2015, la partecipazione alla Settimana della Moda Milano (2013), al Salone Internazionale del Mobile di Rho (2012) e la sua straordinaria esposizione nelle Sale del Carrousel, nel Palazzo del Louvre (2014).
Come è nata la sua passione per l’arte?
La mia passione per l’arte è nata poco più di dieci anni fa, in un periodo che io definisco “il più buio della mia vita”, cioè un momento in cui sembrava dovesse finire tutto.
C’è un Maestro in particolare che l’ha ispirata?
Gli artisti che mi piacciono sono molti, ma imitarli mi sembrava di copiare, io volevo tirar fuori qualcosa di mio.
Qual è il piacere maggiore che prova nel fare arte? Quanto é importante questo piacere nella sua vita?
Il piacere maggiore quando creo è che non ci sono per nessuno, mi estraneo con tutti, ci siamo solo io e lei. Questo piacere è una parte di me stesso per cui è molto importante.
Che cosa racconta la sua arte?
La mia arte racconta i miei sentimenti, le mie emozioni e a volte anche le parole che non riesco a dire.
Ci sono soggetti e tematiche a cui è particolarmente legato?
Le tematiche e i soggetti principali che rispecchiano le mie opere, sono la fede, Dio e l’amore per il prossimo.
Quanto é importante la tecnica nelle sue creazioni? Quanta importanza assegna, invece, all’ispirazione, anche quella più istintiva?
La tecnica nelle mie creazioni è importante in quanto bisogna conoscere le lavorazioni del metallo e le sue caratteristiche, mentre l’ispirazione lo è molto di più, senza di quella non farei nulla.
Quanto crede che della sua persona traspaia nella sua arte?
Penso molto in quanto le mie opere rispecchiano il mio interiore.
Quali sono le occasioni pubbliche da cui ha avuto maggiore soddisfazione?
Le maggiori soddisfazioni sono state la Biennale di Milano, Pro Biennale di Venezia, le sale del Carrousel du Louvre e le sale del Bramante a Roma in occasione della festa delle donne.
Crede che l’arte possa renderci migliori?
Certamente si, perché l’arte è una cosa bella che nasce dall’anima e dal cuore.
Cosa pensa dell’arte di questi ultimi tempi?
Non saprei forse ci sarebbe molto da dire, però parto dal fatto che ci sono molti artisti e questo è molto positivo perché l’arte fa stare bene.